Sfruttare al meglio gli algoritmi delle piattaforme di streaming e non lasciare niente al caso è il miglior suggerimento che tu possa ricevere in quanto artista per fare decollare i tuoi ascolti su Spotify, Deezer, Youtube, Soundcloud e altre piattaforme di streaming… Sicuramente, è più facile a dirsi che a farsi. Tuttavia Groover è qui per aiutarti! La piattaforma ti permette di contattare i migliori media, playlist, radio e professionisti dell’industria musicale, ma ti dà anche regolarmente i suoi migliori consigli sul Groover Blog.
💡 Il tempo speso a promuovere la tua musica è importante quanto quello speso nel crearla. Con Groover e il suo blog al tuo fianco, pubblicare con successo il tuo singolo, EP o album sulle piattaforme di streaming non sarà più un’impresa impossibile.
1. I nostri migliori consigli per generare più ascolti su Spotify, senza barare
Con la concorrenza e la costante evoluzione del mondo della musica, Spotify è la piattaforma di streaming essenziale per una buona strategia di promozione musicale. Gli ascolti che la tua musica genererà ti aiuteranno a costruire credibilità per il tuo progetto e a moltiplicare il numero di persone nella tua fanbase. Tuttavia, comprare ascolti sarebbe un errore, non importa quale piattaforma di streaming tu usi. Non solo il tuo distributore o Spotify potrebbero rendersene conto, ma la gente non si lascia ingannare e rischi di perdere la credibilità come artista. Se crei buona musica, e ti impegni a fare attenzione alla sua qualità nella composizione e nella produzione, preparando attentamente la tua strategia di promozione musicale dovresti essere in grado di ottenere buoni risultati senza barare. È sempre preferibile privilegiare un’evoluzione lenta ma organica, e hai a disposizione molti strumenti per arrivare a questi risultati:
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Spotify for Artists
Spotify for Artists è uno strumento indispensabile per tutti gli artisti, sia che siate indipendenti o con un’etichetta (in quest’ultimo caso di solito è il vostro team che lo userà). È lo strumento che ti permette di aggiungere foto, una biografia, link ai tuoi social network, ecc. a Spotify.
Ti dà anche accesso alle tue statistiche di ascolto, ti mostra a quali playlist sei stato aggiunto e come è cambiato il tuo numero di iscritti.
A differenza di altre piattaforme, con Spotify for Artists, tutti gli artisti che lo richiedono possono ottenere il profilo verificato e la tanto gettonata “spunta blu”.
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Come entrare nelle playlist di Spotify?
Le playlist di terze parti sono raccolte create da utenti di Spotify, proprio come te e me. Solitamente, sono caratterizzate da elementi in comune quali il genere, lo stato d’animo, la vibe… Alcuni curatori di playlist sono riusciti a racimolare migliaia di followers su Spotify e, con un po’ di ricerca, puoi trovare il loro contatto. Queste persone sono più accessibili dello staff di Spotify, quindi approfittane. Il trucco è quello di entrare in contatto con le playlist giuste, quelle che corrispondono alla tua musica, e inviare loro un messaggio conciso e amichevole.
Le playlist editoriali sono le playlist progettate dal team di Spotify. Se vuoi tentare la fortuna con loro, dovrai farlo subito dopo aver caricato i tuoi brani tramite il tuo distributore digitale. Ci vorranno alcune settimane perché il team editoriale di Spotify ascolti la tua musica e decida se è adatta a una delle loro playlist.
Le playlist editoriali rappresentano circa un terzo del tempo di ascolto di Spotify e hanno milioni di iscritti. Quindi approdare in almeno una di esse sarebbe fantastico per la tua musica!
💡 Scegli il brano che proponi con attenzione perché puoi presentare solo un brano per release alle playlist editoriali.
Creare le proprie playlist è come fare di te un curatore di playlist di terze parti. Puoi vedere subito l’intento strategico, immagino! L’idea è quella di comporre una playlist di brani che assomiglino alla tua identità artistica, guadagnare molti iscritti e integrare sottilmente la tua musica.
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Quanto vengono pagati gli artisti per ascolti su Spotify?
Il compenso degli artisti attraverso lo streaming è ancora un argomento misterioso. Loud & Clear, un’iniziativa di Spotify, ha voluto far luce sull’argomento. Clicca qui per saperne di più.
2. Come distinguersi sulle altre piattaforme di ascolti? Youtube, Deezer, ecc.
Youtube è uno dei più grandi canali per ottenere visibilità. Infatti, anche se devi guardare 2 o 3 pubblicità per un solo video, Youtube rimane un servizio gratuito e una miniera d’oro per scoprire nuovi contenuti.
Ma come si fa a farsi notare quando ci sono così tanti grandi contenuti là fuori?
- Inizia facendo controllare il tuo canale Youtube.
- Hai creato un contenuto per Youtube? L’interesse di Youtube è proprio quello di poter guardare dei video. Più mostri il tuo universo, più possibilità hai di ottenere attenzione. Non c’è bisogno di avere un budget incredibile: al giorno d’oggi puoi creare tantissimi contenuti dal tuo telefono.
- Il tuo video è pronto? Ora l’importante è concentrarsi sulla sua promozione. E per farlo, prima ancora di parlare di soldi, concentrati sulle parole, gli hashtag, la miniatura, ecc. Questi sono piccoli dettagli che, un po’ più tardi, renderanno il tuo video più attraente e che faranno la differenza.
- Anche le collaborazioni con altri artisti e creatori possono ovviamente essere utili per la tua visibilità.
- Una soluzione a pagamento che probabilmente conosci: Youtube Ads.
L’obiettivo finale di tutto questo è quello di creare una comunità intorno al tuo progetto musicale.
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Deezer for Creators: controlla i tuoi ascolti!
Proprio come Spotify for Artist, Deezer for Creators è uno strumento a disposizione degli artisti e dei loro team per monitorare il loro profilo di artista Deezer, rafforzare la loro immagine sulla piattaforma di streaming e analizzare i loro ascolti.
💡Deezer ha deciso di conquistare gli artisti emergenti per aiutarli a sfondare nel mondo della musica creando Deezer Next, un nuovo programma internazionale che mira a sostenere e far crescere i giovani artisti.
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La paga degli artisti su Deezer
La piattaforma francese di streaming, Deezer, ha da tempo voluto proporre una distribuzione delle entrate basata sui gusti (e gli ascolti) dei suoi utenti. Un sistema chiamato “User Centric”, che permette una distribuzione più equa delle entrate per gli artisti, i soldi generati da un abbonamento vanno agli artisti che l’abbonato ascolta, e non agli artisti più famosi – come avviene su Spotify per esempio. Un sistema che aiuterebbe a combattere gli acquisti in streaming e gli account falsi.
Ma nonostante tutta la buona volontà di Deezer, questo sistema sembra difficile da implementare quando l’industria musicale nel suo complesso non è pronta per un tale cambiamento.