Lorenzo Pucci è un cantautore romano con un percorso che lo vede passare da
batterista, musicista e autore dietro le quinte a cantante e volto del progetto che porta il suo
nome. Groover ha dato a Lorenzo e la sua band la possibilità di suonare dal vivo al MEI Festival 2021. Abbiamo avuto il piacere di parlare con lui del suo progetto musicale e dei suoi piani futuri.
“Groover è una piattaforma che crea un raccordo tra artisti indipendenti, e non, con esperti del settore. Credo quindi sia un’ottima opportunità per chiunque non abbia la possibilità di avere a disposizione i mezzi e gli strumenti per poter uscire allo scoperto, in un mondo difficile come quello della musica.”
-LORENZO PUCCI-
Lorenzo, puoi presentarci il tuo progetto musicale?
Io faccio musica, non mi piace tanto etichettare ciò che faccio, ma se proprio devo descriverlo direi cantautorato, con influenze che derivano dagli ascolti fatti sin da quando sono piccolo.

Lorenzo Pucci Su Groover
Come è nato il tuo progetto?
Ho sempre scritto canzoni, ma ho sempre pensato di volerle far cantare ad altri assumendo quindi il ruolo di autore. Ho studiato batteria sin da piccolo e non ho mai pensato di poter cantare ciò che scrivevo. Il mio progetto musicale però nasce all’inizio del 2019, in un momento di forte difficoltà personale. In quel periodo quindi ho deciso di ascoltare i consigli dei miei amici e soci dello studio Pyramid Produzioni, studio di registrazione aperto insieme nel 2015, intraprendendo con un pizzico di coraggio in più questo percorso.
Quali tipi di tematiche ti piace esplorare nella tua musica?
Io all’interno delle mie canzoni parlo molto di ciò che sento e vedo: gli amici che frequento, gli ambienti che vivo, le storie che mi colpiscono. Non ho particolari preferenze, mi riesce sicuramente difficile estraniarmi da ciò che provo e raccontare qualcosa che sia distante dal mio vissuto. Infatti non ho uno spazio vero dedicato alla scrittura e le cose che racconto nelle mie canzoni escono di getto, magari in più occasioni e momenti più disparati, ma comunque in modo spontaneo.
Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Non ho fonti di ispirazione specifiche come prediligere un autore piuttosto che un altro. Ascolto molta musica sin da piccolo grazie anche a una cultura derivata da mio padre, per cui la mia ispirazione prende spunto più da correnti musicali: il vecchio cantautorato italiano o i grandi artisti soul, ma anche il filone R’n’B o quello Hip-Hop. A novembre del 2021 uscirà il mio nuovo disco e lì si potranno notare tutte le influenze di cui parlo.
| Leggi anche I Malva promuovono il loro ultimo singolo su Groover
Come descriveresti un giorno con Lorenzo?
La mia giornata lavorativa si divide a metà. Comincia in falegnameria con mio padre, dove sto fino all’ora di pranzo, il pomeriggio e la sera invece sono interamente dedicati alla musica. Passo molte ore in studio con i miei amici e collaboratori, come ad esempio Federico Mezzana con cui condivido la produzione di tutto il progetto, oltre ad essere amico d’infanzia.

Lorenzo Pucci
Lorenzo, quali sono i tuoi piani per l’anno prossimo?
Durante il mese di novembre uscirà il primo album, un lavoro durato due anni e anticipato dall’uscita di alcuni singoli. Il progetto per un futuro a breve termine è quello di portare in giro l’album che uscirà, per poter avere anche un riscontro più realistico e intimo con il pubblico.
Quale consiglio ti senti di dare ai nuovi giovani artisti?
Il consiglio che posso dare è di non avere fretta, ma soprattutto di circondarsi di amici e collaboratori fidati che possano sopperire alle mancanze personali, senza farti sentire in difetto ma spronandoti a fare meglio anche in ciò che sai fare.
E infine, cosa pensi di Groover?
Groover è una piattaforma che crea un raccordo tra artisti indipendenti, e non, con esperti del settore. Credo quindi sia un’ottima opportunità per chiunque non abbia la possibilità di avere a disposizione i mezzi e gli strumenti per poter uscire allo scoperto, in un mondo difficile come quello della musica.
Intervista di Pietro Calletti.